Emma è una donna forte, libera e rude, abituata e costretta dalla vita all’assenza di un amore; per sopravvivere, alleva e macella i maiali che lei stessa cresce ed ama. Max è un uomo prigioniero di se stesso e delle sue abitudini, timoroso, che non ha mai trovato il coraggio di amare e che di vita davanti sa di non averne più.
E’ l’incontro di amore e morte.
Lo racconta, col sorriso appena accennato e la voce leggera, uno spaventapasseri, che altri non è che lo sguardo di Rita stessa con i suoi amori, i suoi dolori, i suoi dubbi, i suoi timori, il suo sguardo sulla vita.
Dall’alto del suo mucchio di vecchi copertoni, questo piccolo e delizioso fool, custodisce i segreti e le domande di Emma, le paure e le incertezze di Max, il loro amore infine sbocciato e capace di chiedersi e concedersi aiuto, accompagnando per mano lo spettatore ad una condivisione intensa e ad un’elaborazione profonda sul confine sottile che separa amore e desiderio, felicità e morte.