Il 30 dicembre del 1944 un gruppo di Partigiani si trova al Baitone in località Pianca Culmine di San Pietro, valico tra la Val Taleggio e la Valsassina, improvvisamente si trovano circondati dalla XI^ Brigata Nera “Cesare Rodini” di Como comandata da Mario Noseda. I fascisti catturano 36 partigiani. Franco Carrara “Walter” venne subito ucciso mentre tenta la fuga; gli altri, legati ai polsi, vengono condotti a piedi ad Introbio per l’interrogatorio. Il giorno seguente dopo torture e bastonate, Leopoldo Scalcini “Mina” viene ucciso, tre partigiani vengono fucilati al cimitero di Maggio, undici a Barzio. il Baitone della Pianca divenne così il simbolo della resistenza nella zona della Valsassina Val Taleggio.
Nel lecchese la memoria di quanto successo il 30 dicembre era ricordato solo ai paesi di Maggio e Cremano, luoghi della fucilazione.
Fu proprio Albino Previtali che risvegliò il ricordo e si operò alla ricostruzione del fatto, operazione non facile che produsse diverse ricerche ancora in atto: dagli archivi ricompare infatti qualche documento.
Una riflessione dovuta: probabilmente se Albino non avesse insistito per ritrovare il Baitone, aiutato dall’amico Gabriele Fontana e da Felice Beltramelli, nipote del Partigiano Dalminese fucilato a Maggio, oggi non si celebrerebbero i fatti del Baitone; anzi, nemmeno si conoscerebbe la storia del luogo.
Al Baitone erano presenti figure che esulavano dall’immagine stereotipata del partigiano: renitenti alla leva, imboscati, disertori, studenti, ufficiali, tutto fuorché inquadrabili in un partito politico, tranne forse qualcuno, come Albino, che però arriverà proprio il giorno prima con il gruppo di Dalminesi.
Al Baitone erano presenti uomini di varia provenienza, dalla Sicilia a Trieste passando da Monza, approdando a Lecco e a Dalmine coinvolgendo la valle Brembana, sancendo in qualche modo “L’internazionalità” della Resistenza.
Nel 2005 l’ANPI Dalmine con la sezione di Lecco, alla presenza di numerosi amici e compagni, appose una targa che ricorda il fatto resistenziale. Da quel giorno ogni anno abbiamo garantito la presenza al Baitone ogni 31 dicembre. Quest’anno questo non è possibile.
Ricordiamo oggi i nostri concittadini catturati il 30 dicembre, torturati il 31 e poi rinchiusi nelle carceri di San Vittore:
Felice Beltramelli fucilato a Maggio dopo essere stato interrogato e torturato.

Albino Previtali
Cesare Lodetti
Giovanni Locatelli
Luigi Mazzoleni
Renato Milesi
Mario Mologni
Battista Rota (Zanica)

Ora E’ sempre Resistenza

Dalmine 30/12/2020
Il Presidente
ANPI sez. N. Betelli Dalmine
Giorgio MarcandelliGuarda il video
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